Un silenzio carico di commozione accompagna da ieri,
23 aprile 2025, l’omaggio alla salma di Papa Francesco, deposta a terra nella
Basilica di San Pietro, senza catafalco né simboli papali, in un gesto di profonda umiltà che ha contraddistinto tutto il suo pontificato.
Circa
100mila persone hanno già reso omaggio al pontefice "venuto dalla fine del mondo". Tra i primi, una suora a lui molto vicina, seguita dalla
premier Meloni e dai ministri Tajani e Piantedosi. Presenti anche il presidente della Camera,
Fontana, e il sindaco
Gualtieri, che ha parlato di una "doppia sfida" in termini di gestione e sicurezza.
Il
rito della traslazione da Santa Marta si è svolto ieri mattina tra applausi, campane a morto e la lettura del Vangelo di Giovanni. L’
afflusso continuo ha portato all’apertura notturna della basilica per consentire l’accesso ininterrotto dei fedeli. Il picchetto d’onore delle Guardie Svizzere veglia la bara sotto il baldacchino del Bernini.
I
funerali si terranno sabato 26 aprile alle ore 10 sul sagrato della Basilica, con la partecipazione di
circa 170 delegazioni internazionali. Attesi, tra gli altri, T
rump, Zelensky, von der Leyen, Starmer e l’inviata di Putin. Anche la
Comunità ebraica e rappresentanti di diverse fedi renderanno omaggio a un pontefice che ha sempre cercato il dialogo.
Dopo la Messa,
la salma sarà tumulata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in una tomba semplice voluta dallo stesso Francesco. Intanto,
Roma è presidiata da oltre duemila agenti, mentre più di duemila giornalisti raccontano al mondo uno degli eventi religiosi più intensi degli ultimi decenni.
Il
saluto al "Papa della gente" continuerà fino a venerdì 25 aprile alle 19.