Eni chiude i primi tre mesi del 2025 con l'
utile netto adjusted (rettificato) a 1,41 miliardi di euro, in calo dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2024 e l'
utile netto a 1,17 miliardi (-3%). L'utile operativo proforma adjusted è stato di 3,68 miliardi anch'esso in calo dell'11%.
"I solidi risultati del primo trimestre 2025 sono sostenuti dai migliorati fondamentali economico-finanziari della Società", si legge nella nota dei conti di Eni.
La
produzione di idrocarburi registra un calo del 5% nel trimestre a 1,64 milioni.
Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: "
I solidi risultati del primo trimestre sono il frutto della costante esecuzione della nostra strategia,
nonostante l’incerto contesto macroeconomico. Manteniamo la disciplina finanziaria e la determinazione nel fare leva sui nostri vantaggi competitivi basati sull’esplorazione, sulle tecnologie proprietarie e sugli innovativi modelli di business, per eseguire la trasformazione e generare valore per i nostri azionisti. Gli straordinari successi esplorativi aprono nuove opportunità di mercato e di ritorni. Con Petronas stiamo creando un nuovo satellite upstream paritetico, autofinanziato, con lo scopo di valorizzare l’ingente potenziale delle nostre scoperte al largo dell’Indonesia. Il modello di “esplorazione duale” è stato applicato negli accordi con Vitol, anticipando la monetizzazione dei rilevanti progetti Eni di Baleine e Congo FLNG con incassi attesi pari a $2,7 mld. La strategia di crescita e di creazione di valore basata sui satelliti relativi alla transizione prende slancio; Enilive e Plenitude hanno perfezionato ulteriori investimenti, mentre è in fase di definizione il nuovo satellite dedicato all’attività di cattura/stoccaggio della CO2. Nel primo trimestre Eni ha conseguito su base adjusted 3,7 mld di utile operativo proforma, 1,4 mld di utile netto e 3,4 mld di flusso di cassa operativo in grado
di coprire gli investimenti lordi di 1,9 mld e la distribuzione di cassa agli azionisti. Questi risultati insieme agli incassi della gestione del portafoglio ci consentono di ridurre il rapporto di leva al livello storicamente minimo di 0,12.
In prospettiva, siamo ben posizionati per attraversare l’attuale congiuntura: grazie a un portafoglio di attivi di elevata qualità, in grado di fornirci ampia flessibilità, e a strutture finanziarie collaudate che assicurano una disciplinata allocazione del capitale e una crescita autofinanziata,
siamo in grado di ottimizzare i nostri piani di spesa e la gestione della cassa. Come risultato abbiamo individuato oltre 2 mld di azioni di razionalizzazione della spesa, equivalenti a circa 15 $/bbl di effetto prezzo, e siamo in grado
di confermare la nostra politica di distribuzione per il 2025 nel contesto di una solida struttura finanziaria".
Per contesto e dazi ottimizzati piani di spesa 2025"In risposta ai rischi macroeconomici e alle incertezze sui dazi commerciali", la società ottimizza i piani di spesa per il 2025 e "farà ricorso alle leve di portafoglio". Le azioni di mitigazione relative agli investimenti, portafoglio, costi e altre iniziative di cassa sono previste compensare oltre 2 mld di euro di effetti negativi dello scenario.
Gli
investimenti lordi per il 2025 sono stati rivisti al di sotto di 8,5 mld rispetto a una previsione iniziale di 9 mld. Gli investimenti al netto delle dismissioni sono attesi inferiori a 6 mld rispetto a una stima iniziale compresa tra 6,5-7 mld.
Assumendo lo scenario aggiornato di 65 $/bbl per il prezzo del petrolio Brent, 40 €/MWh per il prezzo spot del gas al TTF, 3,5 $/bbl per il margine di raffinazione Eni SERM e un tasso di cambio EUR vs USD pari a 1,1, il CFFO adjusted di Gruppo è ora atteso a €11 mld, un risultato migliore di quanto implicherebbe la variazione dei parametri di scenario.
Produzione di idrocarburi attesa ancora a 1,7 mln boe/g allo scenario Brent di 65 $/bbl. GGP EBIT proforma adjusted confermato a €0,8 mld, in incremento a oltre €1 mld in caso di esito positivo delle negoziazioni e di un favorevole scenario di riferimento.
Enilive e Plenitude: EBITDA proforma adjusted atteso pari a €1 mld e oltre €1,1 mld, rispettivamente; a fine 2025, capacità installata da fonti rinnovabili attesa oltre 5,5 GW (100% Plenitude); capacità di lavorazione delle bioraffinerie attesa a 1,65 MTPA, a cui si aggiunge circa 1 MTPA in costruzione.
In attesa dell’approvazione dell’Assemblea degli azionisti del prossimo 14 maggio,
confermato l’incremento del 5% del dividendo di competenza dell’esercizio 2025 a €1,05 per azione e l’avvio del programma di riacquisto di azioni da €1,5 mld.
Quarta tranche del dividendo 2024 pari a €0,25 per azione in pagamento il 21 maggio 2025. L’Assemblea degli Azionisti del prossimo 14 maggio 2025 è attesa approvare il dividendo 2025 di €1,05 per azione da distribuirsi in quattro tranche e di rinnovare l’autorizzazione al programma di acquisto azioni proprie.
Robusta struttura patrimoniale e rapporto di leva entro l’intervallo obiettivo. Il rapporto d’indebitamento è atteso nell’intervallo 0,15-0,2.