L'azienda biotecnologica svizzera
Veraxa e la SPAC
Voyager Acquisition hanno stipulato un
accordo definitivo di business combination per dare vita a una società biofarmaceutica quotata in Borsa, in fase clinica, focalizzata sullo sviluppo di una pipeline completa di terapie oncologiche di nuova generazione. Al termine dell'operazione, si prevede che Veraxa sarà quotata al Nasdaq con il simbolo "VERX".
"La
quotazione pianificata di Veraxa al Nasdaq segna una pietra miliare fondamentale sia per Veraxa che per Xlife Sciences e incarna la nostra missione: portare la scienza rivoluzionaria dal laboratorio alla pratica e al mercato - ha dichiarato Oliver Baumann, presidente ad interim di Veraxa e CEO di Xlife Sciences - L'accesso ai mercati dei capitali statunitensi offerto da questa integrazione sosterrà la realizzazione della potente piattaforma tecnologica e delle risorse cliniche di Veraxa, aprendo la strada a una potenziale significativa creazione di valore".
In base ai termini dell'accordo, il valore azionario di Veraxa apportato alla combinazione aziendale ammonterà a circa 1,3 miliardi di dollari. Di conseguenza, gli azionisti di Veraxa riceveranno circa 130 milioni di azioni ordinarie della società risultante dall'integrazione in cambio delle loro azioni Veraxa esistenti. Gli
attuali azionisti e il management di Veraxa non riceveranno alcun provento in contanti nell'ambito della transazione e trasferiranno il 100% del loro capitale nella società risultante dalla fusione.
Ipotizzando un prezzo per azione di 10,00 dollari e nessun rimborso delle azioni di Voyager da parte degli azionisti pubblici di Voyager, si prevede che Veraxa (come entità risultante dalla fusione) avrà un
equity value pro forma di circa 1,64 miliardi di dollari al closing. Al closing, Veraxa prevede di avere accesso a circa 253 milioni di dollari in liquidità detenuta in trust da Voyager, prima del pagamento dei costi di transazione di Veraxa e Voyager e presupponendo che nessun rimborso sia effettuato dagli azionisti pubblici di Voyager.