Crimea e zone occupate: la mossa di Putin per fermare guerra in Ucraina

Ma l'Europa non si fida
Pubblicato il 23/04/2025
Ultima modifica il 23/04/2025 alle ore 08:14
Teleborsa
Vladimir Putin sarebbe pronto a congelare la sua invasione dell'Ucraina lungo l'attuale linea del fronte nell'ambito degli sforzi per raggiungere un accordo di pace con Donald Trump. Lo rivela il Financial Times che cita fonti informate sul colloquio che il presidente russo ha avuto nei giorni scorsi con l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, a San Pietroburgo. Con grande probabilità la questione sarà al centro del nuovo round di negoziati nel quadro della Coalizione dei volenterosi in programma oggi a Londra, dove sono attesi gli emissari di Usa, Ucraina, Francia, Regno Unito e Germania.

Più nel dettaglio, le fonti spiegano che Putin ha informato l'inviato speciale che Mosca
potrebbe rinunciare alle sue pretese sulle aree delle quattro regioni (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) parzialmente occupate che rimangono sotto il controllo di Kiev. In seguito all'offerta, gli Usa hanno fatto circolare l’idea di una possibile intesa che prevede il riconoscimento da parte di Washington della Crimea come russa, oltre a riconoscere il controllo di fatto del Cremlino sulle parti delle quattro regioni attualmente occupate.

Scetticismo, tuttavia, dai funzionari europei
preoccupati dal fatto che la mossa potrebbe fungere da "esca" per spingere Trump ad accettare altre richieste russe e imporle all’Ucraina. "C'è molta pressione su Kiev in questo momento affinché rinunci a cosa in modo che Trump possa proclamare la vittoria", filtra da una delle fonti citate dal giornale.