La
banca centrale dell'Ucraina ha
deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 15,5%. Questa decisione contribuirà a preservare la sostenibilità del mercato valutario, a tenere sotto controllo le aspettative di inflazione e a ridurre gradualmente l'inflazione al target del 5% nell'orizzonte temporale della politica monetaria, si legge nello statement post-riunione.
"Considerato l'elevato
livello di incertezza, che è aumentato ulteriormente negli ultimi mesi, la banca nazionale ucraina risponderà in modo flessibile alle variazioni del rapporto tra rischi per la dinamica dei prezzi e aspettative di inflazione", viene sottolienato.
Nei primi mesi dell'anno, la crescita dell'inflazione si è mantenuta piuttosto vicina alla traiettoria delle precedenti previsioni macroeconomiche, raggiungendo il 14,6% annuo a marzo. Tale dinamica è stata trainata dagli effetti residui dei
raccolti più bassi dello scorso anno, dagli ulteriori aumenti dei beni soggetti ad accise e dall'impatto di fattori sottostanti, in particolare l'aumento dei costi energetici e del lavoro per le imprese e la robusta domanda dei consumatori.
La banca centrale ha
leggermente rivisto al ribasso le sue stime sulle dinamiche della ripresa economica. Si prevede che l'economia ucraina crescerà del 3,1% nel 2025. In particolare, ciò sarà trainato da raccolti più abbondanti e da una minore carenza di energia elettrica, che, insieme agli ingenti ordini dell'industria della difesa, sosterranno la produzione industriale.
Nel 2026 e nel 2027, la
crescita del PIL reale accelererà al 3,7%-3,9%, principalmente grazie all'aumento degli investimenti nella ricostruzione, alla ripresa della produzione e alla robusta domanda dei consumatori.
(Foto: Yehor Milohrodskyi su Unsplash)