Intermonte ha confermato la
raccomandazione "
Outperform" sul titolo
Italian Exhibition Group (IEG), società quotata su Euronext Milan e leader in Italia nell'organizzazione di eventi fieristici internazionali, e ha incrementato il
target price a
9,50 euro dai precedenti 7,50 euro.
Gli analisti scrivono che IEG ha pubblicato solidi risultati per il quarto trimestre del 2024, superando le aspettative a tutti i livelli, mentre anche le
previsioni per l'esercizio 2025 si sono attestate al di sopra delle aspettative e del consenso.
Per il 2025, l'azienda punta a
consolidare ulteriormente la crescita, contrastando completamente l'effetto biennale. Inoltre, prevede di perseguire la crescita esterna, non solo nel settore fieristico, ma anche ampliando l'offerta integrata nel segmento dei servizi, come delineato nel piano strategico. I ricavi sono previsti tra 257 e 262 milioni di euro, con un EBITDA rettificato previsto tra 66 e 68 milioni di euro e una PFN tra 77 e 70 milioni di euro. A perimetro omogeneo e al netto dei cambi, il fatturato è previsto tra 253 e 258 milioni di euro, con un utile operativo tra 65 e 67 milioni di euro, poiché si prevede che la crescita organica assorbirà completamente l'impatto stagionale negativo derivante dall'assenza di Tecna, Fesqua e IBE.
Nel primo trimestre del 2025, IEG ha acquisito il 51% del capitale di Immaginazione, società operante nella grafica, progettazione e realizzazione di stand fieristici e congressuali, per 3,7 milioni di euro, in un'ottica di
integrazione verticale nei servizi di allestimento.
"I risultati del quarto trimestre del 2024 hanno mostrato la prosecuzione dei forti progressi registrati negli ultimi trimestri e i commenti del management sulle prospettive del gruppo sono stati ancora una volta molto costruttivi - si legge nella ricerca - Sebbene la controversia sui dazi e alcuni primi segnali macroeconomici di un possibile rallentamento economico incoraggino una certa cautela nella valutazione delle prospettive del settore, prevediamo un rischio limitato sui dati del 2025, poiché il primo trimestre chiave è già in tasca e la maggior parte delle fiere viene venduta con mesi di anticipo.
Anche dopo la sua performance molto positiva, il titolo non appare costoso, con IEG scambiato a 5,7x e 4,5x EV/EBIT rispettivamente per il 2025 e il 2026, rispetto ai multipli forward a 1 anno/2 anni di circa 8,5x prima del Covid-19".