Invimit, 1 miliardo di investimenti nei prossimi tre anni

Obiettivo è rigenerare patrimonio immobiliare pubblico per creare valore economico e sociale
Pubblicato il 16/04/2025
Ultima modifica il 16/04/2025 alle ore 20:28
Teleborsa
Invimit, la società interamente detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, ha presentato oggi pomeriggio le linee guida del piano strategico per i prossimi tre anni, in un incontro promosso da Confindustria Assoimmobiliare che si è tenuto a Roma alla presenza di più di 60 investitori istituzionali del Real estate attivi nel nostro Paese e al quale sono intervenuti Lucia Albano, Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Stefano Mantella, Dirigente generale del Dipartimento Valorizzazione del patrimonio pubblico del Mef, Pier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Napoli (in rappresentanza del Presidente di Anci, Gaetano Manfredi, trattenuto da impegni istituzionali), oltre al Presidente di Confindustria Assoimmobiliare, Davide Albertini Petroni che ha aperto i lavori, e all’AD di Invimit SGR, Stefano Scalera, che li ha conclusi.

Durante l’incontro, coordinato dal giornalista del Sole24Ore Gianni Trovati, si è esplicitata la rinnovata strategia di sviluppo della SGR che, partendo dall’ascolto delle esigenze territoriali, intende giungere alla collaborazione e al dialogo con i mercati, per definire stabilmente il proprio posizionamento come ponte tra il soggetto pubblico e l’investitore privato.

Le rilevanti risorse finanziarie che, per effetto del DL PA nel prossimo triennio saranno destinate alla società da parte di Inail, verranno impiegate in varie linee di azione per un investimento totale di un 1 miliardo di euro: un nuovo corposo piano di apporti; il sostegno concreto per la realizzazione di infrastrutture sociali contribuendo al welfare abitativo (residenze per lavoratori, studentati, silver housing, social housing); l’ottimizzazione e gestione del patrimonio immobiliare pubblico; l’efficientamento delle locazioni passive della PA; un nuovo fondo per sostenere il rilancio della filiera italiana delle materie prime critiche; lo sviluppo del fondo terreni agricoli in cui conferire terreni inutilizzati da valorizzare a supporto del settore primario; il progetto “REgenera verde” per migliorare le prestazioni energetiche degli immobili in locazione alla Pubblica Amministrazione.

Il patrimonio immobiliare pubblico è una risorsa strategica per lo Stato e deve essere gestito attraverso una visione politica chiara e unitaria - ha dichiarato così il sottosegretario all’Economia e Finanze, Lucia Albano, intervenuta per i saluti istituzionali - sappiamo bene che servirà del tempo, un gioco di pazienza come dice Invimit, ma abbiamo iniziato a giocare la partita. Prima non c’era neppure la palla. E la partita possiamo giocarla alla luce di una stabilità di governo, quindi della squadra, e per la possibilità di una continuità che sempre, ma certamente in questo ambito, fa la differenza. Ritengo, inoltre, sia giunto il momento, non solo individualmente ma anche nelle vesti di presidente della Cabina di Regia per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico (cui – per inciso – prendono parte sia Assoimmobiliare che la SGR), di incontrare anche gli investitori privati, con il coinvolgimento degli attori istituzionali, primo fra tutti Invimit, per guardare assieme il futuro che stiamo costruendo e valutare le migliori opportunità”.

Durante il suo intervento di apertura, il Presidente di Confindustria Assoimmobiliare, Davide Albertini Petroni, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di aver ospitato oggi la presentazione del piano industriale di Invimit SGR, nostra Associata. Come Confindustria Assoimmobiliare crediamo che la nostra Industry possa e debba ricoprire un ruolo importante nel supportare la razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio dello Stato e degli Enti Pubblici Territoriali. Tale azione, oltre a comportare un’opportunità per il settore, contribuisce alla riduzione del debito pubblico, favorisce la realizzazione di processi di riqualificazione e rigenerazione urbana che riducono il consumo di suolo, supporta l’efficientamento energetico del patrimonio costruito e aiuta a restituire parti di città ad un uso più in linea con le esigenze attuali, fornendo anche un contributo alla risoluzione della crisi abitativa nel nostro Paese. Il rapporto fra settore privato e settore pubblico finalizzato a identificare congiuntamente strumenti e strategie di valorizzazione del patrimonio pubblico è un tema di grande rilevanza nell’attività di Confindustria Assoimmobiliare”.

L’Assessore di Napoli Pier Paolo Baretta, intervenuto in rappresentanza del Presidente di Anci, Gaetano Manfredi, ha dichiarato: “la costituzione del “Fondo Napoli” tra il Comune e Invimit rappresenta un'importante possibilità di valorizzazione del patrimonio pubblico, in particolare per gli Enti locali. Gli Enti locali dispongono di rilevanti asset che spesso necessitano di recupero e manutenzione. Una solida ed efficiente gestione pubblica è la base per costruire un positivo rapporto con gli investitori privati. Piano casa; rigenerazione urbana; housing sociale; sono parte di una unica visione di città e territorio a misura di una migliore qualità del vivere”.

Dopo gli interventi istituzionali l'Amministratore Delegato di Invimit SGR, Stefano Scalera, presentando il piano strategico, ha voluto evidenziare: “nostro compito è lavorare con e per il mercato per sviluppare al massimo le potenzialità degli immobili, contribuendo - attraverso ciò - alla missione di Invimit SGR di abbattere il debito pubblico. Le due linee di azione della SGR sono: per prima cosa, comprare gli immobili della PA, che è il nostro core business, e metterli in fondi. Ma non necessariamente in fondi gestiti da noi, perché il mercato può fare questo meglio di noi. La seconda linea di attività riguarda gli immobili che hanno terminato la loro "vita pubblica" e che hanno bisogno di un loro sviluppo. Anche in questo è fondamentale l'interazione con il mercato per poter ottenere il massimo sviluppo. Noi accompagnano con gli investimenti entrambe le linee di attività, co-investendo con il mercato. Tenere vuoti gli immobili è un costo sociale che non possiamo permetterci”.