L'
Organizzazione Mondiale nel Commercio (WTO) ha calcolato che le tensioni innescate dai nuovi dazi commerciali decisi dall'
amministrazione Trump negli
Usa rischiano di far diminuire dello 0,2% i
volumi dei
traffici globali di merci quest'anno, per poi risalire del 2,5% il prossimo, con ricadute particolarmente negative per le esportazioni in Nordamerica, previste in calo del 12,6%. Le stime della WTO sono state pubblicate nel Global Trade Outlook and Statistics e fanno riferimento ai livelli attualmente in vigore di queste misure su import e export.
Secondo lo studio, se alla fine venissero riapplicati i
dazi "reciproci" annunciati da Washington – sospesi per 90 giorni da Trump salvo che per la Cina – la
contrazione dell'
interscambio globale di merci risulterebbe molto più marcata, pari all'1,5%.
L'Organizzazione ha poi elaborato per la prima volta uno studio sugli scambi di
servizi, oltre alle tradizionali stime sul traffico merci: quest'anno i volumi su questo segmento cresceranno del 4%, circa 1 punto percentuale in meno di quanto previsto prima che scattassero i dazi.
Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice del WTO, si è detta "profondamente preoccupata dall'incertezza che circonda le politiche commerciali, anche per lo stallo tra Stati Uniti e Cina". "La recente de-escalation delle tensioni tariffarie ha temporaneamente alleviato parte della pressione sul commercio globale – ha aggiunto –. Tuttavia, la persistente
incertezza minaccia di frenare la
crescita globale, con gravi conseguenze negative per il mondo, in particolare per le economie più vulnerabili. Di fronte a questa crisi, i membri del WTO hanno l'opportunità senza precedenti di infondere dinamismo nell'organizzazione, promuovere condizioni di parità, semplificare il processo decisionale e adattare i nostri accordi per rispondere meglio alle attuali realtà globali".
All'inizio dell'anno, il WTO aveva previsto una continua
espansione del commercio mondiale nel 2025 e nel 2026, con una crescita del commercio di merci in linea con il PIL mondiale e un aumento più rapido del commercio di servizi commerciali. Tuttavia, l'elevato numero di nuovi dazi introdotti da gennaio ha spinto gli economisti dell'OMC a rivalutare la situazione commerciale, con conseguente sostanziale revisione al ribasso delle previsioni per il commercio di merci e una riduzione più contenuta delle previsioni per il commercio di
servizi.
(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash)