In caso di adesione all'offerta pubblica di acquisto e scambio (
OPAS) volontaria lanciata da
Banca Ifis da parte di tutti i titolari delle azioni
illimity oggetto dell'offerta, agli azionisti di illimity saranno assegnate complessivamente 8.406.781 azioni ordinarie di nuova emissione, che rappresenteranno il 13,5% del capitale sociale di Banca Ifis (fully diluted). In questo scenario,
La Scogliera (la finanziaria della famiglia Furstenberg) sarà titolare di una partecipazione rappresentativa del 43,8% del capitale e continuerà, pertanto, a esercitare il controllo su Banca Ifis, mentre la diluizione degli attuali azionisti di Banca Ifis sarà pari al 13,5%. Lo si legge nella nota integrazione alla relazione illustrativa del CdA in vista dell'assemblea straordinaria convocata per il 17 aprile per votare sull'operazione.
Nel caso in cui vengano portate in adesione all'offerta un numero di azioni illimity rappresentative del
66,67% del capitale, La Scogliera sarà titolare di una partecipazione rappresentativa del 45,9% e la diluizione degli attuali azionisti sarà pari al 9,4%. Nel caso in cui vengano portate in adesione all'offerta un numero di azioni illimity rappresentative del
45% del capitale sociale più un'azione di illimity (e a condizione che Banca Ifis eserciti la propria facoltà di rinunciare all'avveramento della condizione soglia), La Scogliera sarà titolare di una partecipazione rappresentativa del 47,3% del capitale e la diluizione degli attuali azionisti di Banca Ifis sarà pari al 6,6%.
L'operazione avrebbe i seguenti
impatti pro-forma rispetto al Common Equity Tier 1 (CET1) ratio consolidato del gruppo bancario Banca Ifis pari a 16,10% al 31 dicembre 2024: circa -160 punti base nel caso di un livello di adesione all'offerta pari al 100% del capitale sociale di illimity; circa -200 punti base nel caso di un livello di adesione all'offerta pari al 66,67% del capitale sociale di illimity; circa -225 punti base nel caso di un livello di adesione all'offerta pari al 45% più un'azione di illimity.
Banca Ifis
prevede che la fusione possa divenire efficace nel 2026 o, al più tardi, entro il primo semestre del 2027, a esito delle preliminari e necessarie attività di due diligence su illimity e sul relativo gruppo, nonché dei procedimenti istruttori di rito. Ciò premesso, le sinergie derivanti dalla fusione e dall'integrazione tra Banca Ifis e illimity sono complessivamente stimate a regime in circa 75 milioni di euro prima delle imposte per anno, di cui il 50% conseguibile a partire dal 2026 e il 100% a partire dal 2027 (indipendentemente dal livello di adesioni all'offerta, ferma restando la soglia minima irrinunciabile di adesioni pari al 45% del capitale sociale più un'azione di illimity).
Banca Ifis ritiene che tali
sinergie sarebbero realizzabili (sebbene in misura ridotta) anche in assenza della fusione (alla quale, come indicato nella comunicazione dell'offerta, Banca Ifis ha intenzione di procedere), in quanto la maggior parte delle sinergie sarebbero parzialmente indipendenti dal completamento della fusione.