L'
annuncio di Trump di una sospensione di 90 giorni dei dazi reciproci "
riduce le probabilità di recessione, e si inserisce in un contesto geopolitico che sembra avviarsi verso una progressiva separazione tra Cina e Stati Uniti". Lo ha scritto Luigi De Bellis, Head Research Team di
EQUITA, sostenendo che l'Unione europea punterà alla negoziazione con gli USA, mentre la Cina potrebbe intensificare le misure di stimolo interno per contrastare gli effetti economici negativi.
L'esperto ritiene che lo scenario attuale favorisca un aumento degli investimenti legati al ritorno della produzione nei Paesi occidentali. Restano invece
maggiori incertezze per le aziende europee più esposte alla Cina, poiché la rilocalizzazione delle supply chain richiede tempo e i nuovi dazi USA-Cina rischiano di accentuare le difficoltà.
Da un punto di vista operativo,
nel breve i finanziari e i titoli ciclici beneficeranno maggiormente al margine di una riduzione delle probabilità di recessione (tra i preferiti e maggiormente penalizzate nella recente correzione ci sono
Fineco e
BPER). Guardando invece ai titoli che potrebbero beneficiare in modo più strutturale dei trend in atto, vengono segnalati tra le industriali
Buzzi,
Webuild,
Danieli Risp.,
Prysmian,
Interpump.
EQUITA resta invece
più cauta sul settore auto, ancora penalizzato dai dazi del 25% su tutte le auto importate, incluse anche quelle prodotte in Canada e Messico, e che a partire dal 3 maggio - in assenza di modifiche - colpiranno anche i componentisti. Resta quindi
indirettamente cauta anche sui semiconduttori. Nel segmento consumer, segnala
Campari e
Technogym, con fondamentali solidi e una bassa esposizione al mercato cinese. Tra le mid-small, tra i titoli eccessivamente penalizzati vengono segnalati
Reply e
Ariston. Vede un maggiore rischio per i titoli con supply chain cinese, come
Essilux e
Safilo.