Titoli di Stato, spread Germania-Italia torna a superare soglia di 130 punti base

Pubblicato il 09/04/2025
Ultima modifica il 09/04/2025 alle ore 10:37
Teleborsa
Lo spread Germania-Italia torna a superare la soglia dei 130 punti base, posizionandosi al massimo dallo scorso ottobre. Ciò è causato da un aumento del rendimento del titolo di Stato a 10 anni dell'Italia, al 3,91% (+6 punti base), e al contestuale abbassamento del rendimento sul bund tedesco a 10 anni, al 2,61% (-2 punti base). Gli acquisti sulla carta tedesca arrivano in un contesto di forte volatilità e avversione per il rischio, dopo l'entrata in vigore dei cosiddetti dazi "reciprochi" statunitensi.

Donald Trump ha detto che stipulerà accordi "su misura", affermando che Giappone e Corea del Sud sono sulla buona strada per un accordo. Tuttavia, la Casa Bianca ha confermato che i nuovi dazi contro la Cina sono effettivamente del 104% e Pechino ha promesso di combatterli "fino alla fine". L'Unione Europea, d'altra parte, ha ricevuto il rifiuto del presidente degli Stati Uniti alla sua proposta di eliminare le tasse su tutti gli scambi bilaterali di prodotti industriali con gli Stati Uniti e potrebbe presentare la sua risposta all'inizio della prossima settimana.

Intanto, sale l'attesa per la riunione della Banca centrale europea (BCE) di giovedì prossimo, da cui gli investitori si aspettano un taglio di 25 punti base. In attesa degli interventi dei consiglieri Klaas Knot (Paesi Bassi), Francois Villeroy de Galhau (Francia) e Piero Cipollone (Comitato esecutivo) previsti per oggi, Jose Luis Escriva (Spagna) ha detto che Francoforte dovrà valutare un nuovo scenario sull'impatto dei dazi USA sull'inflazione.

Nella giornata di ieri, Joachim Nagel (Germania) ha affermato che il nuovo corso di politica commerciale di Washington ha "significativamente peggiorato la situazione globale", mentre Gediminas Simkus (Lituania) ha affermato che un taglio di 25 punti base la prossima settimana "sarà necessario", pur astenendosi dal fornire indicazioni sulla previsione di un ulteriore taglio a giugno.

Sempre guardando ai titoli di Stato, in teoria i rendimenti dei Treasury statunitensi dovrebbero scendere, ma invece sono aumentati. Il rendimento del Treasury a 10 anni è aumentato da un minimo del 3,86% di venerdì scorso a un massimo del 4,46% questa mattina. "O il debito statunitense è percepito come meno sicuro, oppure è in gioco il cosiddetto "Treasury basis trade", che consiste nello sfruttare le discrepanze di prezzo tra obbligazioni e contratti finanziari ad esse collegati, indebitandosi pesantemente per amplificare i guadagni", commentano gli analisti di TP ICAP Midcap.