Transizione ecologica e infrastrutture sociali: città europee mirano ad aumentare investimenti

L'indagine BEI
Pubblicato il 08/04/2025
Ultima modifica il 08/04/2025 alle ore 18:24
Teleborsa
La maggior parte delle città europee intende incrementare la spesa per la lotta al cambiamento climatico e per la costruzione di alloggi a prezzi calmierati, scuole e ospedali. E' quanto emerge dalla nuova indagine della Banca europea per gli investimenti (BEI) nella quale si rileva che il 56% dei comuni intervistati punta ad aumentare nei prossimi tre anni gli investimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra, mentre il 53% intende destinare più risorse per promuovere le infrastrutture sociali.

La BEI ha pubblicato il rapporto oggi, in concomitanza con una conferenza del Comitato europeo delle regioni a Bruxelles dedicata alle esigenze di investimento urbano in Europa nonché al sostegno a favore dell'agenda politica dell'UE per le città.

L'Indagine coinvolge oltre mille comuni dell'UE, la cui popolazione varia da alcune migliaia a centinaia di migliaia di abitanti, per un totale complessivo di circa 26 milioni (approssimativamente il 6% della popolazione totale dell'UE a 27). Sono rappresentati i comuni di tutti gli Stati membri: si va dai 131 della Germania ai 107 dell'Italia, per arrivare ai 5 di Cipro e Lussemburgo. Come per la precedente indagine del 2022, sono state escluse le capitali nazionali e i territori extraeuropei. Inoltre, le città hanno partecipato in forma anonima.

Il nuovo rapporto rivela che le sovvenzioni nazionali ed europee rimangono le principali fonti di finanziamento per i progetti infrastrutturali, ma più della metà degli enti intervistati (61%) è interessata a esplorare altre opzioni. Tra queste figura, ad esempio, la trasformazione delle sovvenzioni in garanzie, per poi utilizzarle per ottenere più risorse dal sistema bancario.

“In un periodo caratterizzato da sfide sempre più impegnative, occorre garantire che ogni euro investito produca il massimo risultato: ciò significa fare leva su soluzioni di finanziamento innovative per sostenere i comuni affinché possano accelerare la transizione ecologica e altre priorità chiave. La BEI lavora a stretto contatto con le città europee per sviluppare e attuare gli strumenti di cui hanno bisogno per costruire un futuro più sostenibile e resiliente”, ha dichiarato il Vicepresidente della BEI Ioannis Tsakiris.

L'Indagine della BEI sui comuni offre un quadro ampio e dettagliato dei piani di sviluppo degli enti, che rappresentano circa il 54% degli investimenti pubblici nell'UE ed il 60% degli investimenti per l’azione climatica.

L'ultima Indagine rileva che gran parte delle città dell'UE prevede di investire di più per ridurre le emissioni. Inoltre, circa la metà di questi intende incrementare la spesa per le misure di adattamento al cambiamento climatico, come interventi volti a tutelare il rischio di inondazioni e incendi.

“I comuni di tutta Europa stanno dimostrando un forte impegno a favore della transizione verde: per trasformare questo impegno in risultati tangibili sarà necessario mantenere il sostegno politico e strategico a tutti i livelli”, ha dichiarato Debora Revoltella, Capo economista della BEI.