Auto, MIT: 172.223 immatricolazioni a marzo, +6,22 rispetto a stesso mese 2024

I trasferimenti di proprietà di auto usate sono stati 512.698 (+6,47%)
Pubblicato il 01/04/2025
Ultima modifica il 01/04/2025 alle ore 20:01
Teleborsa
A marzo 2025 sono state immatricolate 172.223 autovetture a fronte delle 162.140 iscrizioni registrate nello stesso mese dell'anno precedente, pari ad un aumento del 6,22%. I trasferimenti di proprietà sono stati 512.698 a fronte di 481.531 passaggi registrati a marzo 2024, con un aumento del 6,47%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 684.921, ha interessato per il 25,14% vetture nuove e per il 74,86% vetture usate. Questi i dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

"Il primo trimestre dell'anno – rileva l'UNRAE – chiude con una flessione dell'1,6%, attestandosi a 443.906 immatricolazioni, contro le 451.320 di gennaio-marzo 2024, ma in pesante calo (-17,5%) rispetto al periodo pre-covid (2019). La quota di mercato delle auto elettriche pure (BEV) a marzo sale al 5,4%, in aumento rispetto al 5,0% di febbraio e rispetto al 3,3% di marzo 2024, periodo però penalizzato dall'attesa per l'avvio degli incentivi. Le auto ibride plug-in (PHEV) confermano la stessa quota di mercato di febbraio al 4,5%, in crescita rispetto al 3,5% di marzo 2024. Complessivamente, la quota delle auto elettrificate (ECV) a marzo 2025 sfiora il dieci per cento (9,9%). Con questi dati risulta evidente – fa notare UNRAE – come il percorso di transizione energetica stia proseguendo ancora molto lentamente".

"Nel cumulato trimestrale, Fiat Panda, Jeep Avenger, Fiat 600 e Alfa Romeo Junior – evidenzia l'Anfia – occupano, rispettivamente, la prima, sesta, settima e decima posizione tra le autovetture mild/full hybrid. Nona Peugeot 3008. Tra le dieci PHEV più immatricolate, a rappresentare il gruppo Stellantis c’è Jeep Renegade in settima posizione, mentre, tra le elettriche, Citroen C3 si trova al terzo posto e Jeep Avenger risulta il sesto modello più venduto, seguito da Fiat 500 all’ottavo posto. Leapmotor, con il modello T03, si trova invece al decimo posto".

"Dopo le flessioni dei primi due mesi del 2025, a marzo il mercato auto italiano migliora la performance rispetto allo stesso mese dello scorso anno, che contava lo stesso numero di giorni lavorativi (21)'' commenta il presidente di Anfia Roberto Vavassori. Intanto, la Commissione europea ha trasmesso al Parlamento e al Consiglio la modifica sulle multe alle case d'auto e l'Anfia auspica che ''le istituzioni europee adottino velocemente questa proposta, che, pur lontanissima da quanto realmente servirebbe al nostro settore, sblocca uno stallo divenuto insostenibile. Vicende surreali come questa – sottolinea Vavassori – ci dimostrano come purtroppo manchi a livello delle istituzioni europee la consapevolezza della crisi profonda nella quale la nostra industria si trova e di quali misure abbia bisogno per ritrovare la strada per tornare ad un regime di normalità''. Secondo l'Anfia serve ''un piano di portata pan-europea e di durata decennale che abbia l'obiettivo di decarbonizzare la mobilità in maniera assai più consistente di qualsiasi provvedimento oggi in discussione, anche quelli al 2035''. Ad oggi, il parco circolante europeo, così come quello italiano, ''registra un'anzianità media di circa 12,5 anni, con elevati rischi di sinistrosità e certezza di inquinamento''. Bisogna quindi ''incentivare il ricambio del parco circolante europeo, e quindi anche quello italiano, mediante aiuti finanziari e fiscali ben congegnati sostenendo i prodotti e la componentistica Made in Europe ecocompatibili è per noi la via maestra per coniugare concretamente la responsabilità ambientale con quella industriale, mantenendo occupazione di alta qualità e rispondendo con i fatti ai blocchi commerciali che provengono da diversi Paesi''.

"Una rondine non fa primavera, ma una rondine per il mercato dell'auto in marzo è comunque arrivata. Le immatricolazioni di autovetture, dopo sette mesi di cali, hanno fatto registrare in marzo una crescita del 6,2% toccando quota 172.223 che non è però sufficiente per portare in positivo il primo trimestre dell'anno – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor –. La questione che si pone è però se alla rondine di marzo ne seguiranno altre o se la crescita di marzo è soltanto un rimbalzo. Dall'inchiesta congiunturale mensile sui concessionari condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi Promotor emerge che nel mese scorso vi è stato effettivamente un rimbalzo, ma il quadro del mercato italiano dell'auto resta critico. Per il 39% dei concessionari interpellati l'affluenza nelle show room è stata bassa e nei prossimi mesi per il 74% degli interpellati le vendite si manterranno stabili sui bassi livelli attuali e per il 16% la situazione potrebbe addirittura peggiorare". "D'altra parte – prosegue Quagliano – proiettando il risultato dei primi tre mesi sull'intero anno e tenendo conto della stagionalità delle vendite, si ottiene una stima di 1.436.818 immatricolazioni nell'intero 2025 con un calo sul 2024 del 7,8% e con un calo di ben il 25% sui livelli ante-crisi, cioè sul livello di 1.916.951 immatricolazioni del 2019. Non si vede quindi come il mercato potrebbe ritornare in tempi ragionevoli ai livelli ante-crisi".

"La decisione degli Stati Uniti di imporre dal 2 aprile dazi del 25% sulle importazioni di veicoli prodotti all'estero "desta grande preoccupazione nel settore – sottolinea Michele Crisci, presidente di Unrae - Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri –. Dalle dichiarazioni odierne della Presidente Von der Leyen emerge che, pur mantenendo l'obiettivo di una soluzione negoziale, la Commissione Europea sta valutando con i capi di Stato e di Governo europei un piano di contromisure immediate volte a colpire specifici prodotti statunitensi, garantendo al contempo un impatto minimo sull'economia europea. Una guerra commerciale di questo tipo penalizzerà tutti: le Case automobilistiche globali e i consumatori sia americani che europei. Come già richiesto anche dall'Acea, l'Unrae auspica che si trovino rapidamente soluzioni negoziali, anche alla luce degli ingenti investimenti delle Case automobilistiche europee negli Stati Uniti, che contribuiscono alla creazione di posti di lavoro, alla crescita economica e al gettito fiscale di quel Paese. Venendo poi alle tematiche più strettamente di competenza nazionale, durante il Tavolo Automotive tenutosi al Mimit il 14 marzo scorso, l'Unrae ha presentato alcune proposte concrete per accelerare la diffusione di veicoli a zero e bassissime emissioni, con particolare attenzione allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica. "Abbiamo chiesto al Ministro Urso di promuovere un Tavolo interministeriale per affrontare con la massima urgenza la revisione della fiscalità delle auto aziendali, partendo dal trattamento penalizzante per le imprese in termini di detraibilità, deducibilità e ammortamento, ma considerando anche le recenti modifiche al fringe benefit, che contraddicono il principio di neutralità tecnologica e rischiano di creare impatti negativi sul mercato" ha concluso Crisci.