Autovelox, il Mit sospende il decreto anti-ricorsi: necessari ulteriori approfondimenti

Pubblicato il 24/03/2025
Ultima modifica il 24/03/2025 alle ore 09:34
Teleborsa
Il ministero dei Trasporti ha sospeso il decreto che stabilisce che, a partire da luglio, gli autovelox approvati dal 2017 in poi - già conformi alle nuove norme di taratura - debbano essere considerati automaticamente omologati, senza ulteriori passaggi burocratici. Tutti gli altri, quelli più datati, devono invece essere spenti fino al completamento del processo di omologazione. L'indicazione è arrivata direttamente dal ministro Salvini. Sul testo – in fase di trasmissione a Bruxelles – "sono necessari ulteriori approfondimenti", ha spiegato il Mit.

L'Asaps, l'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, ha fatto notare che l'applicazione del decreto "in piena estate e con l'esodo degli italiani per le vacanze, porterebbe alla disattivazione della stragrande maggioranza degli apparati di controllo velocità, compresi i Tutor 1.0 e 2.0 sulle autostrade, perché approvati prima dell'agosto 2017, data di entrata in vigore del decreto ministeriale 282, individuato come spartiacque per l'omologazione d'ufficio degli autovelox". La conseguenza, ha aggiunto "sarebbe stata una sorta di 'liberi tutti', considerato come troppo spesso l'alta velocità sia la causa principale degli scontri tra veicoli e delle fuoriuscite autonome".

Protestano le associazioni dei consumatori, secondo le quali il rinvio non fa che aumentare la confusione. L'effetto della sospensione, secondo il Codacons, "sarà che gli enti locali continueranno ad usare apparecchi non omologati e gli automobilisti multati ad impugnare le sanzioni elevate dagli autovelox".

Assoutenti ha invece proposto forme di conciliazione paritetica tra Comuni e cittadini, con la partecipazione delle associazioni di consumatori, per evitare la valanga di ricorsi cui si è assistito negli ultimi anni.