Corte Conti: aumenta difficoltà riscossione Enti locali

Pubblicato il 19/03/2025
Ultima modifica il 19/03/2025 alle ore 10:43
Teleborsa
Esiste una difficoltà "endemica" di riscossione dei tributi da parte degli enti locali legata a motivi sociali, come "l'incapienza in alcune aree di una fetta significativa della popolazione", e organizzativi che comporta un tax gap in aumento dei comuni su Imu e Tari. Lo evidenzia la Corte dei Conti in un'audizione alla Commissione parlamentare sul Federalismo fiscale.

"La riscossione dei principali tributi locali è resa complessa dalla scarsa conformazione all'obbligo fiscale connessa alla situazione economica dei contribuenti e anche dalla ridotta capacità di accertamento, imputabile a profili organizzativi non adeguati" riferisce la Corte "si origina così un tax gap tra i tributi effettivamente versati e quelli teoricamente dovuti" con la conseguenza che "si gonfia in modo eccessivo, anche se nel rispetto della regole, il fondo dei crediti di dubbia esigibilità che finisce per sottrarre risorse alla spesa ordinaria degli enti locali"

"La misura di tale fenomeno può desumersi dall'osservazione degli indicatori della capacità di riscossione degli enti" proseguono i magistrati contabili evidenziando in particolare che "per quanto riguarda l'IMU e la TARI, pilastri della fiscalità comunale, nel 2023 si registra un'inversione del trend di crescita della capacità di riscossione: la riscossione dell'IMU passa dal 93% circa del 2022 al 87% circa nel 2023. La riscossione della TARI è in calo dell'1,7% su base annuale".

La riforma fiscale, sottolinea la Corte dei Conti "ha tanti cantieri aperti e potrebbe dare una spinta a questo processo che, però, comporta tante difficoltà ed è difficile da portare avanti"