Chiude in frazionale ribasso Piazza Affari, mentre Eurolandia cresce con moderazione. Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso. A pesare sui listini azionari del Vecchio Continente, contribuiscono le preoccupazioni per gli effetti che la politica commerciale dei dazi statunitense potrà avere sull'economia globale.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,087. Sessione euforica per l'
oro, che mostra un balzo dell'1,71%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla dell'1,49%, scendendo fino a 66,67 dollari per barile.
Aumenta di poco lo
spread, che si porta a +110 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,93%.
Tra i listini europei sottotono
Francoforte che mostra una limatura dello 0,48%, sostanzialmente invariato
Londra, che riporta un moderato +0,02%, e deludente
Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,80% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,74%, terminando la seduta a 40.244 punti.
Dai dati di chiusura di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta del 13/03/2025 risulta essere stato pari a 3,16 miliardi di euro, in ribasso (-10,38%), rispetto ai precedenti 3,53 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,49 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,67 miliardi.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Nexi (+2,23%),
Telecom Italia (+2,15%),
Banca MPS (+1,95%) e
ERG (+1,80%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Campari, che ha terminato le contrattazioni a -4,31%, sulla minaccia di Trump di applicare dazi del 200% sugli alcolici europei, qualora la UE non dovesse ritirare quelli sul whiskey americano.
In rosso
Saipem, che evidenzia un deciso ribasso del 3,41%.
Spicca la prestazione negativa di
Moncler, che scende del 2,75%.
STMicroelectronics scende del 2,64%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Alerion Clean Power (+14,85%),
Reply (+5,43%),
Webuild (+4,36%) e
Intercos (+3,45%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Carel Industries, che ha archiviato la seduta a -7,90%.
Scende
Ariston Holding, con un ribasso del 4,84%.
Crolla
Tinexta, con una flessione del 4,23%.