Nel 2024, la rata media mensile dei rimborsi dei mutui e prestiti in Italia è stata di 277 euro, con una leggera diminuzione dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente, è aumentata la percentuale di cittadini maggiorenni con un mutuo o prestito, che
ha raggiunto il 59,1%, segnando un incremento del 12,8%. L'importo residuo da rimborsare per estinguere i contratti in essere è sceso del 9,8%, arrivando a 31.653 euro.
Questi sono i principali risultati della
Mappa del Credito di Mister Credit, la divisione di CRIF che sviluppa soluzioni educational per i consumatori, basata sull'analisi dei dati di EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF. Lo studio fornisce una panoramica semestrale sull’utilizzo del credito rateale in Italia, evidenziando anche le differenze territoriali.
"Nel corso dell’ultimo anno il credito erogato alle famiglie ha mostrato una ripresa, sostenuto da una politica monetaria più accomodante e da una situazione sul mercato del lavoro complessivamente positiva. Oggi
quasi 6 italiani su 10 ricorrono al credito, ma con attenzione alla sostenibilità della rata mensile, che rimane sostanzialmente stabile – commenta
Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Nel complesso, l’incidenza dei mutui oggi rappresenta il 23,5% del totale dei finanziamenti attivi, mentre la quota di prestiti personali arriva al 28,9%. Sono però i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc. a risultare la forma di finanziamento più diffusa, con una quota che arriva quasi al 50% del totale. Volendo fare una classifica delle tipologie di beni e servizi per cui si ricorre maggiormente al credito, al primo posto troviamo le
spese relative alla casa (34,1%), seguite dai mezzi di trasporto (30%) e da elettronica ed elettrodomestici (21,1%)".
Secondo l’analisi di Mister Credit, i prestiti finalizzati, destinati all’acquisto di beni come auto, moto e arredamenti, restano la tipologia di finanziamento più diffusa tra le famiglie italiane, con una quota del 47,6% (-0,5% rispetto all’anno precedente).
La rata media mensile per questi prestiti è di 134 euro (+1,2%). I prestiti personali occupano il secondo posto, con una quota del 28,9% (+1,6%) e una rata media di 252 euro (+1,4%). I mutui per l’acquisto della casa, che rappresentano il 23,5% del totale (-1,1%), hanno una rata media di 591 euro (-1,2%), confermando l'importanza della proprietà immobiliare in Italia.
L’importo medio delle rate mensili varia significativamente tra le regioni italiane. Le regioni con le rate più elevate sono il
Trentino-Alto Adige (402 euro), la Lombardia (319 euro) e il Veneto (306 euro), tutte caratterizzate da un'alta incidenza di mutui, che comportano importi di rimborso più alti rispetto ad altri tipi di prestito. In queste regioni, i redditi più elevati consentono di sostenere rate mensili più alte. Al contrario, nel Sud Italia e nelle Isole, come in Calabria, con 233 euro, e in Sicilia e Molise (235 euro), le rate sono più basse, anche grazie a una minore incidenza dei mutui.
L’analisi delle variazioni annuali della rata media mostra differenze regionali: il Trentino-Alto Adige ha registrato un aumento del 7%, mentre il Piemonte ha visto un calo del 2,5%. A livello provinciale, Bolzano ha la rata media più alta con 439 euro (+11,8%), mentre Sud Sardegna e Frosinone registrano le rate più basse, con 218 e 220 euro rispettivamente.
Per quanto riguarda il debito residuo,
il Trentino-Alto Adige ha l'importo più alto da rimborsare, con 48.214 euro pro capite, seguito dalla Lombardia (40.575 euro). Al contrario, la Calabria ha il debito residuo più basso con 19.301 euro. In generale, il debito residuo è diminuito rispetto all’anno precedente in tutte le regioni, tranne che nel Trentino-Alto Adige, dove è aumentato del 3,2%. In questa regione, la quota di mutui è cresciuta, passando dal 25,7% al 28,4% sul totale dei finanziamenti.